Celiachia e intolleranza al lattosio: esiste una connesione?

Celiachia e intolleranza al lattosio: esiste una connessione? Può capitare piuttosto frequentemente che, in concomitanza con la diagnosi di celiachia, si manifesti anche una condizione di intolleranza al lattosio. 

Esiste un legame tra celiachia e intolleranza al lattosio?

Nella celiachia, la gliadina (una componente proteica del glutine) si lega alle molecole HLA DQ2 e DQ8, andando successivamente ad attivare i linfociti T della mucosa intestinale, responsabili della produzione di citochine. Queste ultime sono molecole infiammatorie che comprendono il Tumor Necrosis Factor α (TNFα), l’Interleuchina 2 e 6 (IL-2 e IL-6) e l’Interferone Gamma (IFN-γ). La produzione di citochine promuove lo sviluppo di processi infiammatori e ciò causa, di conseguenza, un appiattimento della mucosa intestinale con relativa atrofia dei villi e alterazione della flora batterica.

Il lattosio è uno zucchero disaccaride, formato da una molecola di glucosio e da una di galattosio. Per essere digerito, è necessario l’intervento di un enzima specifico, chiamato lattasi, che è localizzato a livello dei villi intestinali. Un appiattimento dei suddetti per la presenza di celiachia compromette, dunque, la produzione di molti enzimi, tra i quali la lattasi, alterando, così, il processo di digestione dello zucchero in questione.

Si tratta di una condizione permanente?

L’ipolattasia (carenza dell’enzima lattasi) può essere classificata in quanto deficit congenito (di natura genetica, presente dalla nascita), deficit primario (consiste nella graduale diminuzione dell’attività enzimatica a partire dallo svezzamento ed è la condizione più comune tra la popolazione), deficit secondario (problematica correlata all’insorgenza di alcune condizioni patologiche che compromettono la regolare digestione del lattosio).

La celiachia rientra nel gruppo di condizioni che generano alterazioni dell’architettura e del funzionamento intestinale per cui, nella maggior parte dei casi, l’intolleranza al lattosio correlata alla celiachia risulta imputabile a un deficit secondario. Infatti, seguire una dieta gluten-free consente alla mucosa intestinale di recuperare funzionalità, a fronte della quale verrà recuperata anche la produzione dell’enzima deputato alla digestione del lattosio.

Consigli e accertamenti

Esistono, però, dei casi (si stima circa il 30%) in cui, pur seguendo una dieta senza glutine e ripristinando la flora intestinale, persiste l’incapacità di digerire il lattosio, per cui si consiglia di approfondire la problematica con lo specialista di riferimento, in quanto potrebbe trattarsi di un’ipolattasia congenita, su base genetica.

Essendo stretto il legame tra le due condizioni, non è raro che, a fronte di un sospetto diagnostico di intolleranza al lattosio e di successiva positività al Breath Test (gold standard per la diagnosi di intolleranza al lattosio), si consiglino degli accertamenti per verificare l’eventuale presenza di celiachia.

In caso di intolleranza al lattosio è possibile consumare i cibi delattosati (contenenti glucosio e galattosio già scissi) oppure quelli contenenti il disaccaride grazie all’assunzione di integratori alimentari a base di lattasi, sempre tenendo conto proprio grado di tollerabilità. Nel caso in cui fosse presente una condizione di celiachia, occorrerà accertarsi dell’assenza certificata di glutine dagli ingredienti dell’integratore alimentare.

Dietista Dott.ssa Simona Di Trento